mercoledì 29 febbraio 2012

finchè lo spreco non sarà chiamato con il nome giusto

Se io prendo 50 euro che mi ha dato il mio amico Cristian Iotti per comprare dei libri di scuola e li uso per darli ad un'altro mio amico che si chiama Luigi Sartori che li usa per comprare un soprammobile per il proprio ufficio, cosa succede?
Ci sono due ipotesi.
La prima è che chiamiamo tutto con una parolina magica, cioè SPRECO, e si risolve con qualche malumore.
La secona è che quei soldi che non ho usato per la scuola ma per i cazzi miei vengono considerati secondo la realtà: un FURTO. E si risolve con una bella denuncia, una rimozione dall'incarico e i pagamenti dei danni con relativa multa.
Un politico, un dirigente, un ente che Spreca è un Ladro. Un presidere che butta via soldi è un Ladro. E come tale deve non solo essere trattato ma anche pubblicamente definito e sbeffeggiato.

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