mercoledì 22 settembre 2010

La caccia è uno sport.

I cacciatori hanno totalmente ragione su due cose: primo, la caccia è uno sport, secondo, deve essere meglio regolamentata.
Regolamentiamola allora! Molto semplice: lo sport per essere tale deve esserci un minimo di competizione. Che competizione c'è se, ad esempio, a un pugile mettiamo i guantoni e all'altro un fucile beretta? Che divertimento c'è? Che sfida è? Nessuna. Solo noia. A mani nude è il vero senso della caccia. Cinghiale vs Uomo, così come Dio gli ha fatti.
Una volta vincerà l'uomo e l'altra il cinghiale.

venerdì 17 settembre 2010

Officina delle Arti - Capitolo Tre. La reputazione.


Inevitabile.
Ci sarà un momento in cui bisognerà giocarsi la reputazione: come mai l'Officina non funziona? Di chi è la colpa? 1, di tutti: musei e atelieristi? 2, degli atelieristi? 3, dei musei?
Semplice.
Il dirigente dirà inizialmente "il posto funziona" per poi ripiegare con "io ho fatto il possibile, colpa degli atelieristi". Alcuni atelieristi si spaventeranno e altri si incazzerrano. L'Assessore verrà semplicemente sostituito.
Conclusioni.
1, gli Assessori sono come gli Allenatori quando le cose non vanno bene. 2, Domanda: della reputazione uno che vernicia quadri e ogni tanto va in galera e far pitturare dei cattivi ragazzi, può interessare qualcosa? 3, Se l'orticello è in piazza a reggio e non in piazza a miscoso, bisogna considerare che molti ci possono cacare sopra.


P.S. quando dico "officina non funziona" mi riferisco all'opinione generale della città. In realtà l'officina funziona: buona parte degli atelier è attivo quotidianamente ma il problema è che questa attività non è aperta al pubblico. Come un cinema che proietta film ma tiene chiuso o un ristorante che ha cucina, sala, cuochi e camerrieri ma è chiuso al pubblico. Quindi non occorre inventarsi nulla per far funzionare officina perchè già funziona, ma semplicemente aprirla al pubblico. difficile no?
E credo che dare al pubblico la possibilità di visitare la 'produzione di' oltre al 'prodotto finito' sia particolarmente interessante e unico.

martedì 7 settembre 2010

Omaggio all'Efffffffffffettttinoooooooo


Un aspetto che caratterizza la pittura contemporanea è l'Effettino. Si tratta di un metodo utilizzato da molti giovani pittori che rafforzano l'immagine della propria pittura "costruendo" la "parte sporca", tipo gocciolatura, residui di pittura, tagli, abrasioni, etc.
Insomma tutto quello che solitamente è la "conseguenza" del gesto pittorico, viene razionalmente costruito.
Un esempio? La gocciolatura nasce da un segno rapido, energico e incontrollato; quando il pittore "sbatte" quel segno sulla tela non ha come obiettivo costruire una gocciolatura o una sbavatura ma si preoccupa della forma o della luce che sta realizzando (se proprio si sta preoccupando di qualcosa). Un'altro esempio? Anzi un paragone in musica: e come se in un giro di chitarra elettrica la cosa fondamentale fosse la distorsione e non il giro stesso; la distorsione è la "sbavatura" del giro e non il giro stesso.
Forse la questione fondamentale è l'"energia", la "forza" che viene messa nella pittura: una gocciolatura o un'abrasione è la conseguenza di un segno incontrallato e un segno incontrollato è la conseguenza di "energia", di "forza".
Allenamento! E per avere forza occorre allenamento!
Fine.

lunedì 6 settembre 2010

?


Sono qui che vago in mezzo a un campo. Cerco di capire dove sono e sopratutto se la strada che sto percorrendo porta al punto giusto. Non ho riferimenti. So solo che mi trovo in provincia di.
Mi sono perso?
No, molto semplice. La prima persona che incontro chiedo indicazioni. Di solito è un contadino o un anziano che bazzica nel giardino di casa. Mi fa capire dove sono, mi da la direzione, si scambiano due battute e si riparte. Tutto molto semplice.

Se il campo anzichè essere di erba medica e il campo dell'arte però questo semplice e naturale meccanismo, indicazione-risposta-battuta, non funziona. Non ricevo risposte. E come se quel contado di Lentigione (nella foto qui sopra) anzichè guardarmi e dirmi "se se, vai di là.." non mi avrebbe ne anche in nota. Assurdo no?

Lentigione è più simile a New York di molte altre città che vorrebbero essere come NYC.

FOTO: verso il po, di CRISTIAN IOTTI