venerdì 27 agosto 2010

GENERAZIONE ERASUMS! ma perchè non si incazzano??

La GENERAZIONE ERASUMS, o meglio le generazioni ERASUMS (comprendo i nati negli anni 70 e 80 quindi più di una generazione) fanno un po' sperare per il futuro.
Premessa. Mi piace definirle generazione erasumus perchè sono le prime che si sono confrontate in modo così aperto ad altre realtà: molti nati in questi anni sono stati, se pur per pochi mesi, a vivere e sporavvivere all'esterno, e anche quelli che non ci sono andati sono cmq circondati da amici che hanno viaggiato e poertato esperienze e mentalità diverse.

Non so quanto questo abbia contribuito ad un cambio di mentalità, ma sicuramente l'apertura verso nuove realtà (amche grazie ad internet e i voli low cost) ha dato una visione diversa. Meno idealismi, più concretezza, e più scetticismo rispetto al giornalisimo e ai mezzi d'infornazione.
Un cambio di tendenza potenzialmente positivo: meno cultura del proprio orticello e una visione più aperta, più concreta e, sopratutto, meno legata al principio buono-cattivo. Si sta superando quella mentalità di appartenenza ad un gruppo in particolar modo politico (io sto di qui e sono il buono tu stai di là e sei il cattivo) e classista (l'operaio e il padrone) che ha provocato grossi danni culturali e sociali.

Fin qui tutto strapositivo. Il problema nasce quando questa mentalità rimane lì, tra le chiacchiere e i brontolamenti. La rabbia diventa malessere, frustrazione, sconfitta e passività; non diventa reazione, incazzamento e cambiamento?
Eppure alla Generazione Erasumus sta capitando di tutto: lavori assurdi (tipo i famosi call center), capi ricoglioniti, porte chiuse, e stipendi da fame. Assurdo.
E nonostante tutto questo no, non ci si incazza. Si rimane lì a fare...cosa?

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